Impianto elettrico barca, 7 consigli per una verifica completa

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Spiacevoli avarie, situazioni di emergenza e incendi a bordo… Per scongiurare tutto ciò spesso è sufficiente un corretto check-up dell’impianto elettrico della barca. Ecco i nostri 7 consigli per una verifica completa

1.BATTERIE: sono montate correttamente? Sono messe in sicurezza e posizionate in maniera tale da non subire la forza delle onde? Questi sono i primi semplici quesiti che dobbiamo porci per verificare lo stato delle batterie. Inoltre, è bene dotarle di protezioni da sovraccarico e di galletti di fissaggio cavi ai poli. L’ideale sarebbe posizionare le batterie in un’area dedicata, in cui i possibili danni da perdite di elettrolito sarebbero i più limitati possibili.

2.CAVI: innanzitutto, è bene manutenere periodicamente l’isolamento dei cavi elettrici dell’impianto, assicurandosi che non ci siano aree scoperte. In seconda analisi, verificate la presenza di ogni singola etichettatura: in questo modo sarà più semplice individuare i vari circuiti. E la posizione dei fili? Assicuratevi che questi non si scolleghino mai!

3.SUPPORTO CAVO: non possiamo assolutamente permetterci di non collegarci alla presa 220 in banchina. Per cui, controllare sempre e in maniera accurata lo stato del cavo di alimentazione, che “soffre” particolarmente dei danni da sfregamento.

4.CONNETTORI CRIMPATI: verificatene lo stato mediante una semplice operazione che prevede la connessione sia fisica sia elettrica mediante un attrezzo chiamato appunto crimpatrice.

5.COMPONENTI TERMOSENSIBILI/IDROSENSIBILI: dovete assolutamente accertarvi che siano ubicati in un luogo ventilato e secco per tutta la durata della navigazione.

6.INTERRUTTORI AC: verificate che gli interruttori per la corrente alternata siano ubicati all’interno di contenitori adeguati.

7.ILLUMINAZIONE A BORDO: la propagazione eccessiva di calore dai punti illuminanti della barca potrebbe causare dei danni. Accertatevi che non si verifichino mai surriscaldamenti delle fonti luminose.

Le 5 regole di navigazione meno conosciute (e rispettate)

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Diportisti esperti o alle prime armi, spesso crediamo di solcare i mari in pieno rispetto delle norme del codice della navigazione e in totale sicurezza. Ma non è così! Sono almeno 5 le regole di navigazione meno conosciute e rispettate nel nostro Paese, un po’ per ignoranza e un po’ per negligenza. Tuttavia, se ti consideri un “abile navigatore”, non leggerai nulla di nuovo. Ma dalla teoria alla pratica… quanti rispettano davvero queste semplici regole?  

1.LIMITI DI VELOCITA’: a bordo della nostra imbarcazione, qualsiasi essa sia, ci sentiamo vivi, accantoniamo i nostri problemi, e ci abbandoniamo completamente all’esperienza marina. Spesso però, le sensazioni positive e la confidenza con il mezzo galleggiante ci distraggono da quelle che sono le norme che regolano la velocità in prossimità delle coste: massimo 10 nodi per tutte le imbarcazioni che navigano entro 1000 metri dalla spiaggia e 500 metri dagli scogli.

2.VELOCITA’ IN PORTO: barche che effettuano manovre, ormeggiatori, personale addetto alle attività portuali… Chi davvero rispetta il limite di velocità massimo di 3 nodi quando transita nei porti italiani?

3.DISTANZA DALLA COSTA: per la sicurezza dei bagnanti e per evitare problemi da incaglio, ogni capitaneria di porto italiana fissa delle distanze minime di navigazione dalla costa. In linea generale, queste variano dai 150 ai 500 metri. Tuttavia troppo spesso non vengono rispettate!

4.BANDIERE A BORDO: tutti issano la bandiera di nazionalità più per ragioni campanilistiche e folkloristiche che per rispetto delle norme di navigazione. Ma oltre all’amatissimo tricolore, tutti dovrebbero conoscere le bandiere obbligatorie per le imbarcazioni da diporto e gli orari in cui queste dovrebbero essere issate. In ogni caso, ricapitoliamo: bandiera di nazionalità (issata dalle 8.00 al tramonto, per tutte le imbarcazioni oltre i 10m di lunghezza); guidone sociale (vessillo del Circolo Nautico nei cui registri è iscritta l’imbarcazione da diporto, si ammaina solo quando la barca è in disarmo); bandiera di cortesia (consigliata ma non obbligatoria, issata come la bandiera di nazionalità); bandiera del proprietario (issata come la bandiera di nazionalità).

5.PRECEDENZE: ultima ma non meno importante delle 5 regole di navigazione meno conosciute e rispettate riguarda l’argomento precedenze, sia in mare sia in ingresso e uscita dal porto. Tutti dovrebbero sapere infatti che, quando si incrocia un’altra imbarcazione senza pericolo di collisione, occorre sempre mantenere la destra e moderare la velocità. Quando invece le rotte sono a rischio collisione, sarà l’imbarcazione con migliori capacità di manovra a dover modificare il proprio tragitto. Non solo in mare aperto, anche in prossimità dei porti, indecisioni e violazioni delle norme di precedenza sono assai frequenti: “Passa prima chi entra o chi esce dal porto?” – il dubbio amletico di alcuni diportisti ignari della norma che concede sempre la precedenza alle imbarcazioni in uscita.

Prima uscita in barca: 8 tips per la perfetta messa a punto

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Pronti per la prima uscita in barca della stagione? Se non avete ancora provveduto al check up primaverile del vostro mezzo galleggiante, i nostri 8 tips per la perfetta messa a puntopotrebbero farvi comodo… Sì, perché a una corretta manutenzione invernale, deve assolutamente corrispondere un altrettanto accurata verifica dell’efficienza dell’imbarcazione prima di metterla in acqua. Telo protettivo ad hoc per la copertura quando resta ormeggiata o al riparo in banchina, pulizia maniacale della carena e di tutte le parti metalliche e tutti gli altri accorgimenti che è bene mettere in atto al termine della propria stagione di navigazione, sono fondamentali ma non sufficienti per mantenere performante un’imbarcazione. A primavera urgono attività manutentive e controlli differenti. Ecco gli 8 tips per la perfetta messa a punto della vostra barca:

1.La “cura della carena”: sembra uno scioglilingua ma in realtà è il vero punto di partenza per un buon check-up primaverile della barca. In particolare, occorre verificare lo stato dell’antivegetativa e, se necessario, effettuare un nuovo trattamento. Stessa attività anche per elica, albero e tutte le altre appendici… E’ consigliabile procedere con un’applicazione di pittura antivegetativa a cadenza annuale. Chi invece utilizza sistemi antivegetativi a ultrasuoni sulla propria barca, non avrà esigenza di ripetere il trattamento con tale frequenza.

2.“Pulizie di primavera”: un po’ come per le nostre abitazioni, è necessario, almeno una volta l’anno, un ingente sforzo per far brillare la nostra barca dentro e fuori. In particolare, occorre pulire completamente gli esterni e procedere alla finitura delle componenti in gelcoat e vetroresina. Sottocoperta, è bene verificare che non si siano verificate infiltrazioni, procedere con l’apertura di tutte le vie d’aria per eliminare l’umidità e, infine, igienizzare ambienti e superfici interne.

3.Controllo coperta: una serie di attività minuziose che potrebbero scadere nella pignoleria maniacale ma così non è. L’ispezione di viti e bulloni, il check dei verricelli e la loro eventuale ingrassatura, la pulizia di ancora e catena e, per le barche a vela, il controllo di sartiame, arridatoi, bozzelli, carrelli, strozzatori e grilli. Tutte attività indispensabili per mettere in acqua un’imbarcazione performante. 

4.Check sala macchine: prevenire eventuali problemi meccanici consente di risparmiare tempo e denaro. Ecco alcune semplici verifiche che potrebbero davvero evitarvi spiacevoli inconvenienti: controllare/sostituire oli motore, invertitori e generatore; smontare, pulire ed eventualmente cambiare le candele; controllare la girante della pompa acqua-mare; controllare/sostituire oli di timonerie, flap e trim.

5.Check impianto idraulico: pulire e igienizzare i serbatoi con detergenti disinfettanti; riavviare il dissalatore; nettare il serbatoio acque nere; controllare/pulire sentine e pompe; assicurarsi del funzionamento di prese a mare e valvole.

6.Check elettronico: per la perfetta messa a punto della vostra barca occorre caricare le batterie, pulire contatti e morsetti ed eventualmente ingrassarli con vaselina. Infine è indispensabile verificare il funzionamento di ogni singolo dispositivo elettronico.

7.Fare il pieno non basta: i serbatoi del carburante dovrebbero essere completamente svuotati e ripuliti da eventuali residui. Solo a questo punto si potrà reintrodurre il carburante e accendere i motori per un po’ di tempo. A impianto spento, procedere con la sostituzione dei filtri del carburante.

8.Sicurezza: ultimo ma non meno importante degli altri tips, è quello riguardante la sicurezza dell’equipaggio; dall’ispezione dei parabordi al controllo della cassetta degli attrezzi e degli accessori di pronto soccorso. Consigliamo calorosamente di dotarsi di un efficiente impianto antincendio e di moderni estintori a gas.

Convergence 2017, “a lezione” da Ferretti Group

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Player internazionali e professionisti della nautica riuniti a Ljubljana per Convergence 2017. Nel corso del tradizionale meeting, comandanti e direttori di macchina di navi e imbarcazioni sono tornati sui banchi di scuola: tutti “a lezione” da Ferretti Group! Anche quest’anno, quattro giornate di workshop e corsi di aggiornamento tenuti dai professionisti di una fra le più grandi realtà internazionali nella progettazione, costruzione e commercializzazione di motoryacht e navi da diporto, che oggi può contare su marchi quali Ferretti YachtsRivaPershingItamaMochi CraftCRN e Custom Line

Convergence 2017 si è aperta con i nuovi progetti Ferretti, illustrati da manager e ingegneri del gruppo, per poi proseguire con filoni di discussione legati a gestione di yacht e naviprevenzione dei rischi e sicurezza a bordo. Anche il refitting di grandi imbarcazioni è stato un tema trattato dai relatori; in particolare, si è parlato delle preziose attività della Super Yacht Yard di Ancona e dei grandi yacht marchiati CRN, Riva Superyachts Divisione, Pershing e Custom Line.

Paolo Gatti, Responsabile Divisione Marina Indemar SPA, a Convergence 2017 (ph. www.pressmare.it)

Paolo Gatti, Responsabile Divisione Marina Indemar SPA, a Convergence 2017 (ph. www.pressmare.it)

Noi potevamo mancare a questa grande kermesse? Ovviamente no! Il nostro Responsabile Divisione Marina, Paolo Gatti, è volato nella capitale slovena per parlare di tecnologia e illustrare il brand di cui Indemar detiene la distribuzione esclusiva per l’ItaliaOceanLED. I fari subacquei di questa storica realtà britannica, rientrano infatti fra le dotazioni di molti yacht Ferretti Group, così come gli oblò Amaregroup, gli impianti di aria condizionata Dometic, i dissalatori Idromar, gli impianti Videoworks

Fra gli workshop più interessanti di Convergence 2017, segnaliamo quelli tenuti dall’ente certificativo RINA e dalle compagnie assicurative Pantaenius e Willis Towers Watson, rispettivamente dedicati alla imbarcazioni CE e alle navi CLASS.

La plastica del mare sarà carburante per imbarcazioni?

Un problema tanto serio quanto sottovalutato avrà presto una soluzione e l’umanità sferrerà un duro colpo all’inquinamento del pianeta. Quando la plastica del mare sarà carburante per imbarcazioni, non ci sarà più nulla da temere per le circa 600 specie animali a rischio sopravvivenza. Realtà o fantascienza? Il progetto ambizioso, presentato all’American Chemical Society dal chimico Swaminathan Ramesh e dal capitano di vela James E. Holm, non può che lasciarci una buona dose di speranza e ottimismo. I due hanno infatti realizzato un piccolo reattore mobile, funzionante anche a basse temperature, capace di sfruttare tutte quelle plastiche derivate dagli idrocarburi. Grazie a un innovativo processo che consente di trasformare i rifiuti di questo tipo in energia, sarà come avere una riserva di gasolio sempre a disposizione sulla propria barca. Il reattore, grazie alle sue piccole dimensioni, sarà trasportabile su qualsiasi mezzo galleggiante e potrà essere utilizzato anche in mare aperto. Il fine di Ramesh e Holm è quello di sfruttare tale tecnologia sia per riciclare “in loco” i rifiuti plastici dispersi negli oceani, sia di implementarla a livello globale per combattere l’inquinamento. Ora non ci resta che aspettare i test ufficiali della nuova invenzione, che si terranno nelle prossime settimane nella città di Santa Cruz, in California. 

Ma quanto è inquinato il mare oggi? La risposta è contenuta in un recente report firmato Unep, il Programma ambientale dell’Onu, che parla di otto milioni di tonnellate di plastica riversate in acqua ogni anno. Per avere un’immagine più immediata di tale scempio ambientale, basti pensare a un camion che ogni minuto scarica in qualche angolo del pianeta il proprio carico colmo di rifiuti. Numeri impressionanti che hanno portato alla decisa reazione dell’Onu e al lancio della campagna #CleanSeas, che punta all’eliminazione delle principali fonti di inquinamento marino entro il 2022.

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Alla scoperta di Riva 100’ Corsaro

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La presentazione ufficiale è prevista il mese prossimo a Hong Kong ma sappiamo già molto del nuovo gioiellino della nautica made in Italy d’eccellenza. Andiamo alla scoperta di Riva 100’ Corsaro!

Il nuovo modello firmato Riva Yacht, ascrivibile alla categoria flybridge, è un grande motoscafo super lusso, lungo 30 metri, che unisce tutte le attuali esigenze di design, sicurezza e prestazioni. Il progetto è nato lo scorso anno dalla collaborazione fra il noto cantiere navale italiano, lo studio di progettazione guidato da Mauro Micheli (Officina Italiana Design) e il Comitato Strategico di Prodotto e Dipartimento Engineering Ferretti Group. “Un design nuovo e ricercato, i volumi differenti, la pulizia delle linee e la sua forma decisa e organica piaceranno molto a quegli armatori che cercano barche meno tradizionali e più di carattere” – così Mauro Micheli descrive le sue scelte stilistiche per l’ultimo capolavoro Riva Yacht.

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Ma andiamo nel dettaglio… Quali sono le principali caratteristiche di Riva 100’ Corsaro? Partiamo dalla peculiarità delle sue forme: un profilo filante che ricorda la sagoma affusolata di una freccia, il tutto esaltato da colori scuri e metallizzati. Le enormi vetrate presenti su scafo e sovrastrutture sono di grande impatto sia per coloro che ammirano lo yacht dall’esterno sia per i fortunati ospiti; la luce naturale che irraggia gli interni dell’imbarcazione ne esalta gli spazi innovativi e le soluzioni di design. Eleganza e sportività, il connubio perfetto che traspare anche nella scelta dei fari: gli Allure XFM di OceanLED.

Passiamo agli interni. Nel ponte principale troviamo un grande open space in stile minimal, con finiture molto eleganti e massima attenzione per i dettagli. Sempre in quest’area, troviamo la suite principale dotata di cabina armadio e bagno padronale. La zona notte, quella dedicata agli ospiti, si struttura in 4 magnifiche suite poste nel ponte inferiore. Ma i momenti più belli a bordo si potranno certamente trascorrere negli spazi outdoor dello yacht. Ci riferiamo in particolare al sun deck, ideale per il relax e per godersi la navigazione, alla spiaggia poppiera, che può essere creata aprendo a ribalta il garage, e all’area lounge con sofà posta nel ponte principale.

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Versilia Yachting Rendez-Vous e la crescita del mercato superyacht

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Prima edizione del Versilia Yachting Rendez-Vous e crescita del mercato superyacht: due facce di una stessa medaglia, quella che sancisce lo straordinario stato di forma della cosiddetta nautica super lusso in Italia e nel mondo. Dall’11 al 14 maggio a Viareggio esordirà infatti una kermesse internazionale interamente dedicata al mondo degli yacht e, in particolare, all’eccellenza del made in Italy in questo settore. 

La FIERA: a cornice dei quattro giorni di rassegna, le darsene di Viareggio, un’area di 110 mila metri quadrati (di cui 50 mila d’acqua) che ospiterà un centinaio di imbarcazioni di medie e grandi dimensioni. 

L’esposizione si svilupperà attraverso quattro grandi aree tematiche: tender tecnologici e soluzioni “leisure” per i grandi yacht (Tender & Toys); servizi nautici e turistici di altissima qualità per gli ospiti delle grandi imbarcazioni (Italian Coast Excellence); porti turistici che offrono strutture e servizi per yacht di grandi dimensioni (Superyacht Marina); accessori e componenti per superyacht (Superyacht Equipment and Component).

Oltre alla grande offerta espositiva, il Versilia Yachting Rendez-Vous regalerà ai suoi visitatori molti eventi, calendarizzati secondo quattro tematiche dominanti: design (11 maggio), gastronomia (12 maggio), arte (13 maggio) e moda (14 maggio).

I NUMERI DEL MERCATO SUPERYACHT: se è stato possibile organizzare una fiera come il Versilia Yachting Rendez-Vous, grande merito va agli operatori, soprattutto italiani, che da anni spingono il settore verso una crescita discreta ma molto costante.

Secondo un report targato Deloitte e Altagamma, il mercato internazionale delle nuove imbarcazioni oggi vale 19 miliardi di euro e i trend per il futuro sono piuttosto rosei. In particolare, l’Italia è leader da anni nella costruzione e commercializzazione di superyacht sopra i 24 metri di lunghezza. Come afferma la rivista statunitense Boat International, sono già 760 i progetti avviati dai nostri cantieri nel 2017, e il nostro Paese si conferma ancora primo produttore europeo di unità da diporto, con un valore annuo pari a 1,8 miliardi di euro (10% del fatturato internazionale).

 

Barche a vela più grandi del mondo: la top 10

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Se nel vostro immaginario la vela rappresenta solo contatto autentico con il mare, faticose giornate da skipper a bordo di piccole imbarcazioni e al cospetto di onde “ingovernabili”, con la nostra top 10 delle barche a vela più grandi del mondo vi daremo una visione più ampia di questo mondo così affascinante. In particolare, cercheremo di farvi sognare con dei veri capolavori dell’arte navale, dotati di scafi che raggiungono i 144 metri e alberi di altezze incredibili. 

Ecco le barche a vela più grandi del mondo:

1. SAILING YACHT “A” (144m) – Blohm + Voss

Il veliero più grande al mondo è questa splendida creatura navale costruita da Blohm + Voss. Imbarcazione a tre alberi di altezza pari a 91 metri, otto ponti e uno scafo in acciaio lungo 142 metri, Sailing Yacht “A” è dotato anche di un’area di osservazione subacquea, un elicottero e una piscina. Il suo valore attuale è di circa 360 milioni di euro.

http://www.blohmvoss.com

2. SEA CLOUD (96,35m) – Cox & Stevens

Sul secondo gradino del podio un imbarcazione costruita ne 1931 (refit nel 1978). Sea Cloud ha cambiato molti nomi in questi decenni (Hussar V, Angelita, Patria, Antarna) ma ciò che non è mai mutata è la sua maestosità. Lunga 96,35 metri, è dotata di ampi spazi e cabine confortevoli atte ad accogliere fino a 34 passeggeri, oltre i 60 dell’equipaggio.

3. EOS (82,60m) – Lürssen-Yachts

Direttamente dal cantiere tedesco Lürssen di Brema, la terza barca a vela più grande del mondo: EOS. Il veliero è lungo 82,6 metri e può trasportare fino a 16 persone, oltre ai 21 dell’equipaggio. Il suo valore si aggira intorno ai 104 milioni di euro.

http://www.luerssen-yachts.com

4. ATHENA (90m) – Royal Huisman

Novanta metri di tecnologia e lusso, Athena è il gioiello del cantiere olandese Royal Huisman, capace di navigare anche con venti piuttosto deboli. I fortunati passeggeri potranno apprezzare le cinque magnifiche suite, il salone da pranzo sul ponte principale, la sky lounge sul ponte superiore, la biblioteca e la sala cinema. Il suo valore attuale è di oltre 65 milioni di euro.

http://www.royalhuisman.com

5. MALTESE FALCON (88m) – Perini Navi

L’eleganza tipica made in Italy unita a una giusta dose di imponenza. Perini Navi ha concepito uno straordinario veliero trialbero con 15 vele, lungo 88 metri e largo 12,60. Può trasportare fino a 12 ospiti, oltre ai 22 dell’equipaggio, e ha un valore ancora poco definito che oscilla fra i 140 e i 280 milioni di euro.

http://www.perininavi.it

6. AQUIJO (85,90m) – Vitters e Oceanco

Una collaborazione tutta olandese fra Vitters e Oceanco per un superyacht confortevole e lussuoso di oltre 85 metri di lunghezza. Stile classico all’interno e design ultramoderno all’interno, Aquijo è dotato di spazi ideali per il relax e la condivisione. Ha un valore di circa 80 milioni di euro.

http://www.vitters.com

http://www.oceancoyacht.com

7. M5 (78,40m) – VT

Il più grande sloop al mondo dotato di un maestoso albero in fibra di carbonio alto 88,30 metri. Con le sue sei cabine doppie e tante altri spazi interni, tra cui palestra e sauna, M5 è un superyacht a vela che può ospitare fino a 12 persone. 

 

8. PHOCEA (75m) – Dcan

Un gioiello lungo 75 metri e largo 9,57, con sei cabine che possono accogliere fino a 12 persone. Costruito nel 1976 dal cantiere navale Dcan, è oggi disponibile per il noleggio.

9. VERTIGO (67,20m) – Alloy

Un grande loft galleggiante, adatto a lunghe crociere e dotato di tutti i comfort della moderna vita urbana. Vertigo è una creazione di Philippe Briand, realizzata dal cantiere neozelandese Alloy. Vasca idromassaggio, prendisole a scomparsa, schermi di vetro… Il tutto per un valore di 40 milioni di euro.

10. HETAIROS (66,87m) – Dykstra & Partners Naval Architects

Tutte le competenze di Dykstra & Partners Naval Architects al servizio di un’opera d’arte navale. Il design della sua lunga prua a piombo e il meraviglioso ponte di legno realizzato con materiali ultraleggeri e tecnologici fanno di Hetairos il fiore all’occhiello del cantiere olandese.

http://www.dykstra-na.nl

Mantenere lo scafo in perfette condizioni, ecco come fare…

Agire preventivamente per evitare spese impreviste e spiacevoli danni. Questo è il segreto per mantenere lo scafo della propria barca in perfette condizioni anche dopo anni di utilizzo del mezzo galleggiante. In particolare, ci riferiamo alla proliferazione di alghe, "denti di cane" e altri microrganismi che infestano frequentemente le carene delle imbarcazioni. Sì, perché mantenere lo scafo lindo da simili attività vegetative non è un mero esercizio estetico bensì una delle best practice per non inficiare le prestazioni del mezzo acquatico. 

La vegetazione marina che aderisce allo scafo causa una considerevole forza d’attrito che riduce l’idrodinamicità della barca e, di conseguenza causa un effetto indesiderato in termini di velocità e consumo di energia. Con una carena pulita infatti è possibile risparmiare fino al 20% di carburante e avere un buon risparmio economico.

Ma gli effetti negativi di alghe e microorganismi non riguardano solo le prestazioni in mare. Se non vengono attuati accorgimenti antivegetativi si rischia seriamente di rovinare irreparabilmente la carena. Gli scafi normalmente sono in lana di vetro stratificata con resine poi ricoperti in gelcoat. Se i pori di quest’ultimo dovessero lasciar penetrare acqua, la lana di vetro si comporterebbe come una spugna, lasciando lo scafo costantemente umido, con tutti i problemi che ne seguirebbero. Qualora si formassero delle “bolle”, dovute a un processo di osmosi, per la carena non ci sarebbe più nulla da fare, non tornerà mai più come prima. 

Tutte queste informazioni non devono spaventare i meno esperti di nautica bensì fungere da stimolo per un’attività manutentiva costante e d’avanguardia. Per l’azione antivegetativa noi ci schieriamo a favore della tecnologia e soprattutto dell’ambiente. Evitare sostanze nocive che avvelenano l’ecosistema marino e privilegiare sistemi antivegetativi a ultrasuoniche non richiedono attività periodiche e assicurano risultati eccellenti. In questo senso, SoniHull è un dispositivo che rallenta la formazione di alghe sulle carene, interrompendo così la catena che permette l'attecchimento di fauna marina. Le onde d'urto generate su una vasta gamma di frequenze creano un'alternanza pressione/depressione che genera delle “micro-bolle. Queste saranno in grado di pulire le parti sommerse, distruggendo qualsiasi organismo monocellulare. La rimozione del primo anello della catena alimentare inibisce la crescita dei “denti di cane” e di altre forme di vita che si nutrono di alghe.

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10 consigli utili per acquistare una barca usata

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Perché il nuovo a tutti i costi? Con i nostri 10 consigli utili potrai acquistare una barca usata al prezzo giusto e perfettamente adatta alle tue esigenze. Sì, perché oggi il mercato nautico dell’usato è più che mai in ripresa e risulta conveniente sia per il venditore sia per l’acquirente.

1 VALUTAZIONE CORRETTA: in fase di contrattazione è bene tener presente che, dopo il primo anno di vita, una barca (comprese le spese per accessori e attrezzature) perde mediamente il 25-30% del suo valore. Dal secondo al quinto anno la svalutazione media è pari al 5% annuo.

2 “COME NUOVA”: se dopo cinque anni un’imbarcazione vale circa le meta del suo valore originario, nei successivi cinque la curva di svalutazione si attenua sensibilmente fino almeno al decimo anno di vita. A questo punto, per tutte le barche di ultradecennali è fondamentale valutarne l’efficienza e le condizioni: dovrebbe sembrare “come nuova”.

3 REGOLA 30/70: per comprendere il processo di svalutazione (-50%) dei primi cinque anni di vita di una barca è fondamentale sapere che il costruttore realizza circa il 30% dell’imbarcazione e ne acquista il restante 70% da altri fornitori. Quest’ultima entità percentuale è costituita da componenti che dovranno essere quasi tutti sostituiti con frequenza periodica.

4 ATTENZIONE AL REFIT: quando fissi il budget, ricordati di considerare la revisione e il probabile refit della barca usata che sceglierai. L’ideale sarebbe stanziare il 50-60% del budget per l’acquisto e il restante 40-50% per cambiamenti e manutenzione nei mesi successivi.

5 GADGET E ATTREZZATURE: la quantità di accessori presenti su un’imbarcazione usata non è un dato particolarmente indicativo. Infatti, la maggior parte delle dotazioni sarà da sostituire, se non nell’immediato, sicuramente dopo pochi mesi.

6 MANUTENZIONE: le principali spese relative a questa voce riguardano motore ed eventuale attrezzatura velica. Dopo dieci anni inoltre occorre un’attenta verifica dell’albero e degli arridatoi.

7 MOTORE: dopo circa vent’anni è necessaria la sua totale sostituzione o quella di alcune sue componenti.

8 SOTTOCOPERTA: per tutti gli amanti della navigazione a lungo raggio, ampiezza e disposizione di cabine e cuccette sono fondamentali. Il riposo è fondamentale anche in viaggio.

9 SICUREZZA: zattera con certificazione oceanica, un trasmettitore di localizzazione d'emergenza e dei giubbotti con imbracatura sono molto più utile di tanti altri accessori tecnologici.

10 TEST: la fretta di concludere un affare spesso è controproducente. L’ideale sarebbe testare in mare l’imbarcazione che si intende acquistare, analizzandone pregi e difetti per una scelta più consapevole possibile.

Gli YACHT più premiati del 2017

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Tra le tante kermesse dedicate alle imbarcazioni di lusso, gli Show Boats Design Awards rientrano senza dubbio fra le più prestigiose. Giunti all’ottava edizione, gli Oscar della nautica sono stati assegnati a Kitzbuhel, meravigliosa località sciistica austriaca. Istituita dalla rivista internazionale Boat International, la cerimonia vede fra i suoi protagonisti cantieri navali e designer che si sono distinti per le architetture navali più moderne e innovative.

Ecco gli Yacht più premiati del 2017:

- GENESI – Best Exterior Design & Styling (sotto i 48m) e Most Innovative Motor Yacht

Motor yacht di 47 metri del cantiere italiano Wilder-Yachts, Genesi nasce dalla penna del designer Fulvio De Simoni. Dotato di scafo e sovrastruttura in alluminio, il gioiellino nostrano può ospitare fino a 11 persone, oltre l’equipaggio. Tra le soluzioni che più hanno colpito la giuria degli Show Boats Design Awards segnaliamo il terrazzino privato che che sisestende dalla fiancata e la meravigliosa piscina con copertura scorrevole.

www.wider-yachts.com

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- MY SONG – Best Exterior Design & Styling e Most Innovative Motor Yacht (cat. Sailing)

Un super veliero che giunge dal freddo nord… My Song è la straordinaria architettura navale progettata da Nauta Design e realizzata dal cantiere finlandese Baltic Yachts. Lunga circa 40 metri, è uno yacht a vela che assicura grande comfort e sorprendenti performance in acqua.

www.balticyachts.fi

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- JOY – Best Exterior Design & Styling (oltre i 48m) 

Imponente imbarcazione firmata Feadship, può navigare per 4.500 miglia a 12,5 nodi, nonostante i suoi 70 metri di lunghezza. Interessanti le ampie finestrature di una delle cabine, che consentono ai fortunati passeggeri di godere di viste mozzafiato. 

www.feadship.nl/en

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- SEXY FISH – Best Interior Layout & Design (sotto le 500 tonnellate) 

Design di qualità assoluta per questo splendido prodotto del cantiere Tansu Yachts. Gli spazi interni di questo yacht risultano particolarmente ricercati per l’uso magistrale di materiali pregiati e lo studio innovativo delle soluzioni illuminanti.

www.rizatansu.com

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- CLOUDBREAK – Best Interior Layout & Design (oltre le 500 tonnellate) 

Abeking & Rasmussen ha costruito un megayacht di altissimo livello. Ampi volumi interni, eleganza ed alta tecnologia sono le parole chiave per descrivere la creazione del designer Christian Liaigre. Gli ospiti della lussuosa imbarcazione (fino a 12, oltre i 22 dell’equipaggio), potranno trascorrere giornate all’insegna di relax e benessere nell’incantevole sala wellness.

www.abeking.com

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- SYBARIS – Best Interior Layout & Design (cat. Sailing)

Yacht a vela dotato di due alberi alti 70 metri, Sybaris è una maestosa architettura navale con ampi spazi sottocoperta. Peculiarità del grande salone interno sono la grande scala centrale e l’ariosa sala da pranzo.

www.perininavi.it/it

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- GALACTICA SUPER NOVA – Judge’s Special Award e Best Naval Architecture (cat. Yacht dislocanti)

Un megayacht di 70 metri firmato Heesen Yachts, capace di raggiungere i 30 nodi di velocità massima nonostante le dimensioni. Eleganza e design innovativo caratterizzano gli spazi interni di un’imbarcazione dotata di 4 cabine doppie, 1 vip e 1 master. 

www.heesenyachts.com

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- GIPSY – Best Naval Architecture (cat. Yacht semi-dislocanti)

Un altro prodotto del made in Italy ad aggiudicarsi un premio tanto prestigioso. Gipsy è la nuova creatura di Otam Yachts che ha stupito la giuria degli Show Boats Design Awards per la grande qualità sia degli interior sia degli exterior.

www.otam.it

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Seatec 2017: Tecnologia e Design per Yacht

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Dal pregiatissimo marmo bianco alle moderne soluzioni di tecnologia e design per yacht. Fra poco più di un mese (29-31 marzo), a Carrara si accenderanno i riflettori dei grandi player internazionali del settore nautico per l’evento dell’anno: Seatec 2017. Giunta alla sua 15esima edizione, la Rassegna internazionale di tecnologie, subfornitura e design per imbarcazioni, yacht e navi, organizzata da CarraraFiere, si rivolge ideate e esclusivamente a un pubblico di operatori. Si tratta dell’unico salone dedicato alla componentistica per la nautica organizzato in territorio italiano in cui responsabili di cantieri navali, armatori, broker e dealer saranno impegnati in intense tavole rotonde e frenetiche attività commerciali. 

Diversamente dalle precedenti edizioni, la kermesse carrarese quest’anno prevede una ricca offerta sia in termini espositivi sia per le tematiche trattate: tecnologia e accessori, attrezzatura per la vela, arredo e design, media, motori e propulsioni, attrezzature portuali, domotica ed elettronica, materiali e applicazioni, progettazione e ingegneria. Nel corso di Seatec 2017 saranno votati i migliori prodotti in mostra (premi Qualitech Technology e Qualitech Design) e la miglior soluzione di design nautico (Myda). Ci saranno iniziative legate al rispetto dell’ambiente e al tema della disabilità. In particolare, saranno istituiti i premi “Greentec” e uno speciale “Myda”, riconoscimenti che andranno rispettivamente al prodotto ecosostenibile dell’anno e alla soluzione di design più funzionale all’esperienza nautica dei portatori di handicap.

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Inoltre, il settore navale tradizionale non sarà l’unico protagonista della rassegna A Seatec 2017 si porrà l’accento anche su temi relativi a crociere e naviglio militare specializzato. Non mancheranno infine convegni e seminari dal taglio tecnico e specialistico: si parlerà di nuove dinamiche del mercato della nautica, combustibili poco inquinanti, tematiche dello smaltimento e robotica navale. 

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Nome per la tua barca: 8 consigli per la scelta

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Acquistare l’imbarcazione giusta, nuova o usata che sia, non è mai un’operazione semplice così come non lo è la scelta del suo nome. Sì, perché ogni barca che si rispetti, dal natante allo yacht, merita un appellativo dignitoso con tanto di lettera maiuscola. Se hai investito in un mezzo galleggiante e hai bisogno di qualche dritta, ecco i nostri 8 consigli per la scelta del nome della tua barca:

1. ANIMA: la primissima cosa da fare è stabilire il mood delle proprie escursioni marine e, di conseguenza, definire quello che sarà il carattere, l’anima dell’imbarcazione: romantico, divertente, serioso… A questo punto si può scegliere il nome con più coerenza e precisione.

2. ORIGINALITA’: no a nomi banali e scontati. L’imbarcazione non è un semplice mezzo di trasporto ma è quanto di più prezioso e personale un amante del mare dovrebbe possedere.

3. ETERNITA’: uno degli “errori” più diffusi nel processo creativo di “naming nautico” è certamente quello di subire l’influenza dei trend del momento L’imbarcazione durerà anni e attraverserà decine di mode diverse, quindi il suo nome dovrà essere, in un certo senso, eterno.

4. TIPOLOGIA DI BARCA: ricordatevi di considerare lunghezza, dimensioni e valore della vostra imbarcazione. Lo stesso nome potrebbe risultare più o meno efficace a seconda della imbarcazione.

5. BREVITA’ e COMPRENSIBILITA’: esigenze estetiche e motivi di sicurezza sono alla base di tale consiglio. In particolare, nomi troppo estesi e incomprensibili sarebbero di difficile posizionamento sulla poppa e, soprattutto, complicherebbero l’identificazione dell’imbarcazione nelle comunicazioni VHF.

6. TOP 5: vi suggeriamo di giungere a una lista finale di cinque nomi “papabili” per la vostra barca. In questo modo restringerete il target e svilupperete meglio le idee più interessanti.

7. SUONO: l’ultimissimo passo prima dell’atteso “battesimo nautico” consiste nel pronunciare più volte a voce alta il nome prescelto. Niente più di un suono associato all’immagine della vostra barca saprà dirvi se la scelta effettuata è quella corretta.

8. LUCE: è bene rendere visibile il nome della barca, facendo trasparire la sua anima attraverso i potenti mezzi della tecnologia. In questo senso, le grafiche LED personalizzate targate Yachtsign sono davvero uniche.

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Top 5 Imbarcazioni 2017, tutti i premi del Salone di Dusseldorf

Alla kermesse teutonica del mare, nell’ambito dell’European Yacht of The Year, i premi più prestigiosi sono stati assegnati ai cantieri transalpini. Nella Top 5 Imbarcazioni 2017 ci sono infatti ben quattro “gioiellini” francesi, eccellenze della nautica in diverse categorie. In particolare, all’European Yacht Tour 2017 del Boot Dusseldorf, sono state premiate le migliori luxury cruiser, performance cruiser, family cruiser, multihulls e special yacht.

Ecco la Top 5 Imbarcazioni 2017:

- OCEANIS YACHT 62 – Miglior Luxury Cruiser

Nata dalla penna esperta di Olivier Racoupeau, è l’ultima perla del cantiere Beneteau. “La sfida consisteva nell’ottenere una velocità media elevata mantenendo il comfort di bordo – continua Racoupeau - ho disegnato l’Oceanis Yacht 62 cercando di mantenere il centro di gravità più basso possibile e le manovre rinviate in pozzetto. Ho poi pensato alle esperienze nel mondo dei superyacht e ho cercato di portarne i benefici su questo primo grande yacht di Beneteau”.

Caratteristiche: Lungh. 19,07 m; largh. 5,33 m; pesc. 2,30/2,90 m; disl. 24170 kg.    

Cantiere: www.beneteau.it

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- POGO 36 – Miglior Performance Cruiser

Ala doppia pala del timone, poppa molto larga e tuga squadrata. La nuova barca di serie targata Chantier Naval Structures è avviata a bissare il successo già riscontrato da Pogo 3 nel mondo dei Mini 650. 

Caratteristiche: Lungh. 10,86 m; largh 4,00 m; disk. 3.600 kg; pesc. 2,10/2,93-1,10 m.

Cantiere: www.pogostructures.com

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- RM970 – Miglior Family Cruiser

Un segno distintivo che non può sfuggire agli occhi dei più esperti: lo scafo con spigolo fortemente accentuato che corre per tutta la lunghezza della carena. Il progetto, firmato da Marc Lombard, è l’ultima creazione del cantiere transalpino RM Fora Marine. Anche questo modello è prodotto sia nella versione con pala del timone singola e doppia chiglia sia in quella a due pale con una chiglia più profonda.

Caratteristiche: Lungh. 10,57 m; largh. 3,70 m; pesc. bichiglia 1,65 m; pesc. monochigli: 1,98 m; disk. 4.100 kg.

Cantiere: www.rm-yachts.com

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- OUTREMER 4X – Miglior Multihulls

Ancora un cantiere navale francese premiato. Si tratta di Outremer che, con il suo nuovo 4X (versione sportiva del modello 45), si è aggiudicato il riconoscimento per il miglior multihulls del 2017. Tra le peculiarità della barca, segnaliamo l’armo in carbonio e un dislocamento ridotto che consente performance di altissimo livello.

Caratteristiche: Lungh. 14,63 m; largh. 7,10 m; pesc. 1,00/2,00 m; disl. 8.200 kg

Cantiere: www.catamaran-outremer.com

- SEASCAPE 24 – Miglior Special Yacht

Unica eccezione allo strapotere francese in questa Top 5 Imbarcazioni 2017 è lo sloveno Seascape 24. Lo special yacht premiato è un 24 piedi con scafo planante, dotato di quattro cuccette sottocoperta e una deriva completamente sollevabile che consente di raggiungere direttamente la spiaggia.

Caratteristiche: Lungh. 7,30 m; largh. 2,50 m; pesc. 0,3/1,9 m; disl. 960 kg

Cantiere: www.seascape.it

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OceanLED lancia X-Series, l’ultima frontiera in materia di luci subacquee

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Le migliori caratteristiche tecniche di Xtreme Trailer e Pro riunite in un nuovo prodotto “luminoso”. OceanLED lancia X-Series, la gamma di luci subacquee che rappresenta l’ultima grande evoluzione tecnologica del brand anglosassone. 

I nuovi fari, installabili sia immersi sia emersi, sono disponibili nelle classiche tre versioni: a 4, 8 e 16 LED, con potenze luminose rispettivamente di 1.450, 2.900 e 5.800 lumen. Oltre ai tradizionali colori Ultra Wight e Midnight Blue, OceanLED ha scelto di mettere sul mercato anche la soluzione RGB (a eccezione della X-Series 4), compatibile sia con il sofisticato sistema DMX sia da smartphone mediante app dedicata, per consentire un pieno controllo e una completa personalizzazione della tonalità luminosa. X-Series è un prodotto che genera fasci di luce circolari con un raggio pari a 60° per ogni LED, capace di penetrare efficacemente l’acqua e illuminare aree più vaste rispetto alle precedenti Xtreme Trailer e Pro.   

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Facilmente installabili su qualsiasi tipo di imbarcazione (bastano fori passanti in carena di appena 12,5mm di diametro e tre semplici viti), le X-Series sono dotate di un sistema ATC (Active Thermal Control) che consente di prevenire il surriscaldamento delle stesse o di ridurre la potenza dei LED (fino allo spegnimento) nel caso in cui tale evento fosse già in atto. 

La tradizionale ed efficace protezione antivegetativa in Tritonium, consente una semplice e rapida lavabilità dei nuovi “gioiellini” OceanLED: è sufficiente strofinare leggermente le lenti per rimuovere qualsiasi incrostazione marina

Concept Sport Yacht, Lexus nel mondo della nautica

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Dalle quattro ruote al mare, il brand di lusso della Toyota fa il suo esordio nel mondo della nautica. Concept Sport Yacht è il gioiellino con il quale Lexus ha scelto di salpare verso nuovi successi oltre l’automotive. Diversamente dai trend ai quali Toyota ci ha abituati negli ultimi anni, sulla nuova imbarcazione (per ora, in unico esemplare) non notiamo tecnologia ibrida né mobilità green ma evidenziamo altresì un grande sforzo stilistico e una dotazione tecnologica interna a dir poco futuristica. A sostenere il progetto è stato lo stesso patron della casa automobilistica giapponese, Akio Toyoda, che stimolato i designer della Toyota Marine Department a progettare un’imbarcazione innovativa e degna del marchio Lexus.  

Esterni - Partiamo subito dalle dimensioni del prototipo nipponico: 12,7 m x 3.86 m di puro lusso e design, in grado di accogliere fino a otto persone. I fortunati a bordo del bolide sportivo potranno apprezzare la spinta dei due propulsori V8(già montati su alcune automobili top di gamma Lexus) che assicurano una potenza complessiva di 885 CV, per una velocità di 90 chilometri orari. Le tecnologie avanzate della casa giapponese si notano anche nello scafo, costruito in Cfrp (Plastica Rinforzata con Fibra di Carbonio), un materiale composito con resina epossidica di poliuretano e fibra di carbonio, al fine di rendere l’imbarcazione più leggera di una tonnellata rispetto a una simile costruzione in fibra di vetro.

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Interni - La strumentazione di bordo del Lexus Sport Yacht è davvero supertecnologica. Dal joystick per consentire massima manovrabilità e facile ormeggio, al touchscreen a colori sul timone che include sistema di navigazione GPS, radar di superficie, sonar sottomarino e illuminazione. Segnaliamo inoltre il sistema audio-video integrato targato Videoworks e la connessione internet Wi-fi 4G e Wan

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Trend settore nautico 2017

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“Se il buongiorno si vede dal mattino…”. Questo l’incipit ideale per parlare di Trend del settore nautico 2017, un anno che si preannuncia particolarmente fruttuoso per le aziende del comparto marino. I dati positivi registrati nel 2016 si confermeranno sin dalle prime settimane del 2017. Il +13% di fatturato globale registrato dall’Ufficio Studi di Ucina in chiusura dello scorso anno, è una solida base di partenza per fare ancora meglio. Così la pensa anche la maggior parte degli addetti ai lavori, per l’esattezza il 73% degli intervistati, che si aspetta una crescita del settore fino al 20%. 

“Gli operatori della nautica stanno vivendo una ripresa superiore a tutti gli altri settori, stiamo andando a una velocità che gli altri non conoscono" queste le parole del Presidente Ucina Confindustria Nautica, Carla Demaria, nel corso dell’Assemblea Generale dei soci tenutasi a Roma il mese scorso. In quella occasione, oltre ad annunciare i numeri positivi del comparto marino, sono stati evidenziati i provvedimenti attuati nel 2016 e anticipati alcuni trend del settore nautico del 2017. In particolare, si è parlato di procedure doganali semplificate e del decreto di conferma dell’IVA al 10% per gli ormeggi inferiori all’annualità, possibile dopo una recente sentenza della Corte Costituzionale. Altra novità è la conferma della direttiva “Bollino Blu”, che evita la duplicazione dei controlli dei vari corpi di polizia sulle unità da diporto. Un 2016 ricco di successi ma il futuro riserva ancora delle importanti sfide. Dal completamento della riforma del Codice della Nautica alla risoluzione del problema dell’eccessivo costo delle concessioni demaniali, che potrebbe portare al fallimento di molti porti italiani.  

Infine segnaliamo le date del prossimo Salone Nautico Internazionale di Genova comunicate da Ucina: dal 21 al 26 settembre 2017. Se per gli amanti del mare tale informazione rappresenta una pura curiosità, per gli addetti ai lavori il discorso cambia. Secondo un’indagine di GRS Research & Strategy infatti il 77% delle aziende espositrici del Salone considera strategica l’anticipazione della data della fiera e ha già espresso un forte interesse a partecipare alla prossima edizione.

Luci subacquee Sport 3124s, ultima novità Ocean LED 2016.

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Chi pensava che le novità Ocean LED 2016 potessero esaurirsi con i fari subacquei Sport 3116s, evidentemente non conosce le potenzialità creative e produttive del “luminoso brand” d’oltremanica. A Hinckley, città nella contea del Leicestershire in cui ha sede Ocean LED, è stata concepita la nuovissima Sport 3124s. Un faro dalla potenza luminosa di 3000 fixture lumen / 5.525 lumen con un ingombro particolarmente ridotto (100mm di diametro) e una caratteristica assolutamente innovativa: è la prima luce subacquea DUAL COLOR (blu e bianco) mai messa sul mercato. Dunque, l’ardua scelta fra Midnight Blue e Ultra Wight che si presenta con i fari Sport 3116s, lascia spazio alla particolare cromia delle Sport 3124s

Guidati dal solito mantra “Light. Years Ahead”, i professionisti Ocean LED hanno creato un prodotto capace di generare un fascio luminoso di 90° reali in orizzontale, senza dissolvenza ai bordi, e di 20° in asse verticale. Rispetto alle soluzioni dei competitor, è composta dal doppio dei led (24) e ha una capacità di irraggiamento decisamente superiore. Grazie alla lente Pilkington Optiwhite, il suo fascio luminoso non viene disperso né sott’acqua né fuori.

Come per la Sport 3116s, la sua installazione è davvero molto semplice: per applicarla bastano un piccolo foro di 12 mm di diametro nello scafo e 3 semplici viti. Quanto ad affidabilità e resistenza agli agenti naturali e atmosferici, Sport 3116s si dimostra un prodotto d’eccellenza. E’ costituita infatti da un corpo unico in alluminio e bronzo (Alu Bronze), materiali che la rendono perfettamente resistente alla corrosione. Inoltre, la sua protezione antivegetativa in Tritonium, la rende facilmente lavabile: è sufficiente strofinare leggermente le lenti per rimuovere qualsiasi incrostazione marina

Nautica e Web 3.0, le nostre eccellenze

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Organizzazione, staff competente e prodotti di qualità sono solo alcuni dei requisiti necessari a un’azienda per avere successo al giorno d’oggi. Non si può infatti sottovalutare l’importanza strategica di una stretta connessione fra Nautica e Web 3.0, fondamentale per cavalcare l’onda positiva del settore nell’ultimo periodo. Per il grande rilancio dell’industria del mare occorre infatti implementare strategie innovative in termini di sviluppo tecnologico e comunicazione. E proprio questi sono gli ambiti in cui Indemar continua e investire per difendere la sua posizione di protagonista del settore sia a livello nazionale sia internazionale. 

Come in ogni serio processo di Digital Transformation, il primo step per le aziende di dimensioni medio-grandi è l’aggiornamento/sostituzione del software gestionale obsoleto o inefficiente con una soluzione più moderna e adatta a recepire tutte quelle istanze delle aziende di oggi. Nel nostro caso, si è scelto di implementare Microsoft Dynamics NAV, un ERP che offre alle imprese tutti gli strumenti per un controllo completo del business, assicurando funzionalità di analisi approfondite, e risparmio di tempo e denaro. A proporne l’introduzione e a occuparsi di tutte quelle attività di sviluppo è stato Michele La Torre, Responsabile Finanza del gruppo Indemar.

In un’ottica di strategia globale di Nautica e Web 3.0, Indemar non si è fermata al gestionale ma ha contestualmente rinnovato tutti i suoi presidi digitali, dal sito istituzionale alla piattaforma e-commerce. Con l’aiuto dei professionisti di GMG Net, il nostro website si è allineato alle ultime esigenze tecnologiche degli utenti e ai sofisticati algoritmi di Google. Oggi indemar.com è una piattaforma mobile-friendly con page in continuo aggiornamento, dotata di gallery di immagini e prodotti, dalla grafica accattivante e dai contenuti interessanti. Ma c’è di più. Molti dei prodotti commercializzati da Indemar sono disponibili anche per l’acquisto online, una vera rarità per il settore nautico italiano.

Creata l’infrastruttura digitale dell’azienda, è necessario incrementare la reputazione web del marchio e adeguarne il linguaggio comunicativo per fidelizzare i clienti e creare nuove prospettive di business. In questo senso è andata la recente scelta di affidarsi a Datasys Network, in particolare alla sua divisione che si occupa di Web Marketing. Grazie alle attività intensive degli ultimi mesi, Indemar comunica in maniera moderna ed efficace sui principali social network e offre agli internauti contenuti originali in tema di nautica. Ci riferiamo in particolare al nostro nuovo blog, alimentato settimanalmente sia in ottica di fidelizzazione dei lettori/clienti sia per l’ottimizzazione SEO delle pagine del website indemar.com.

Yacht design, i nuovi trend internazionali

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Il 2016 è agli sgoccioli, è tempo di bilanci e considerazioni preziose per le valutazioni degli addetti ai lavori e per le scelte degli appassionati di nautica. Se parliamo di yacht design, i nuovi trend internazionali sono stati delineati, senza alcun dubbio, nel corso degli ultimi tre appuntamenti fieristici di Cannes, Genova e Montecarlo. Ciò perché a guidare il mercato dei superyacht sono sia gli espositori, con le loro proposte sempre più innovative e tecnologiche, sia i visitatori/potenziali acquirenti, cui spetta sempre il giudizio finale. Certamente un mercato d’élite che però vale circa 19 miliardi di euro a livello internazionale (dati Deloitte e Altagamma 2015). In questo importante comparto l’Italia è al secondo posto fra i maggiori paesi produttori del settore nautico (dopo gli Usa) e al primo per quanto riguarda i soli megayacht. Dunque un mercato florido e in continua ascesa, merito dell’offerta sempre più tecnologica e moderna dei cantieri navali. 

Tornando a parlare di yacht design, i nuovi trend internazionali ci dicono che le preferenze si orientano verso gli stili sportivo e il classico, le prue dritte “militari” e le linee che richiamano il car design. Molto successo stanno avendo anche i cosiddetti explorer vessel, moderne imbarcazioni pensate per lunghe traversate e circumnavigazioni del globo, dotate però di ogni comfort e tecnologia. Delle lussuose navi da esplorazione. Parlando di interior design invece, il gusto del pubblico si rivolge a spazi sempre più ampi e ariosi, con altezze da loft e viste panoramiche. Terrazze, grandi piattaforme balneari, pareti sottili e trasparenti per avere sempre una percezione di open space. Ecco le principali imbarcazioni premiate al Monaco Yacht Show come massimi esempi di yacht design internazionale:

Genesi, 46 metri. Cantiere: Wider. Premiato per la propulsione ibrida ecofriendly.

Sybaris, 70 metri. Cantiere: Perini Navi. Ha vinto l'Interior Design Award. 

Galactica Super Nova, 70 metri. Cantiere: Heesen Yachts. Ha vinto il MYS Exterior Design Award2016 e il premio Migliore Superyacht Nuovo. 

Mangusta Oceano, 42 metri. Cantiere: Overmarine

Quinta Essentia, 55 metri. Cantiere: Admiral – The Italian Sea Group

Fast, 46 metri. Cantiere: Baglietto.

Scorpion, 46 metri. Cantiere: Sanlorenzo.

In Domani, 45 metri. Cantiere: Benetti

Arcadia 100, 31 metri. Cantiere: Arcadia Yachts

Crossbow 102’, 32 metri. Cantiere: Southern Wind Shipyard.