Visitatori in aumento a Viareggio per il VYR 2018

I dati sull’affluenza di pubblico al Viareggio Yachting Rendez-vous sono molto incoraggianti per il futuro: nella edizione di quest’anno (la seconda) sono stati registrati 22 mila visitatori, dei quali 9516 professionali.

Come precisa Fiera Milano, che ha organizzato l’evento in collaborazione con Nautica Italiana e il Distretto Tecnologico per la Nautica e la Portualità Toscana, in un comunicato stampa dichiara che i visitatori sono arrivati da svariate parti del mondo: “Delle 22mila presenze (+25% rispetto all’edizione 2017), il 59% arrivava da paesi Europei (in particolare da Francia, Germania, Inghilterra, Olanda e Svizzera) e il 41% da paesi extra-Ue (con una forte presenza di visitatori provenienti da Russia, Stati Uniti ed Emirati Arabi)”.

Visti quindi i dati molto incoraggianti, il Versilia Yachting Rendez-vous rinnova l’appuntamento alla sua terza edizione, in programma nel maggio 2019 sempre a Viareggio.

Presentato Prot-One al VYR 2018

@ Nautica Report

Al Viareggio Yachting Rendez-vous di Viareggio è stato presentato il prototipo di un sistema di alimentazione studiata per i piccoli traghetti e i vaporetti, che vengono utilizzati come trasporti pubblici o per il turismo.

L’innovazione proposta dal progetto Prot-One (Progetto Toscano per la Navigazione Eco-compatibile) consiste in un sistema di propulsione “green” adatto a essere impiegato su imbarcazioni di diversa forma e tonnellaggio, garantendo sempre altissimi standard di sicurezza e una migliore capacità di sfruttare l’energia disponibile e il processo di ricarica.

Il progetto è stato sviluppato grazie alla collaborazione tra Leonardo S.p.a., l’università di Pisa e G.S.D., un’azienda specializzata nelle nuove tecnologie e nel campo dell’elettromagnetismo applicato.

VYR 2018 – Sanlorenzo

© versiliayachtingrendezvous.it

Sanlorenzo festeggia i 60 anni di attività e partecipa al Versilia Yachting Rendez-Vous di Viareggio da protagonista.

Il brand di Massimo Perotti, che si posiziona tra i leader mondiali nella produzione di yacht e superyacht, ha deciso di presentare, in occasione della manifestazione nella darsena di Viareggio, due nuovi modelli caratterizzati dall’eleganza e lo stile che contraddistingue da sempre Sanlorenzo.

Il primo, SL86, introduce una ampia finestratura che permette una maggiore comunicazione tra l’ambiente interno e quello esterno, per godere dalla zona living di una vista spettacolare sul mare.

SD126 invece si distingue per il design caratterizzato da linee moderne e armoniose ed eleganti forme evocative. Sanlorenzo ha creato un modello dalle dimensioni imponenti unendo lavorazioni artigianali ricercate alle migliori tecnologie sul mercato.

Marina Genova e Portofino trovano un accordo per maxi yacht

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Per facilitare il turismo internazionale dei grandi yacht sulla costa e sul territorio, Marina Genova (che può ospitare mega yacht fino a 130 metri di lunghezza) ha stretto un accordo con la marina di Portofino per offrire servizi di logistica e di accoglienza.

In questo modo, Portofino, da sempre una meta ambita per imbarcazioni da diporto in crociera o in charter nel Mediterraneo, diventerà più accessibile mantenendo allo stesso tempo l’esclusività che l’ha resa celebre.

La Marina Genova, che si trova vicino all’aeroporto Cristoforo Colombo, dista solamente 22 miglia nautiche a Ovest rispetto a Portofino e può offrire alle imbarcazioni in attesa di chiamata per lo spazio di ormeggio un comodo stop-over, al quale si aggiungono i servizi logistici, tecnici e di accoglienza dedicati alle navi da diporto, tra cui le due banchine per l’erogazione di carburante, i servizi di agenzia e lo shuttle per l’aeroporto per gli ospiti in partenza e in arrivo.

Grazie all’accordo tra Marina Genova e Portofino, potranno essere garantiti dei servizi di base efficienti al territorio ligure e al turismo di alto livello, sempre più attivo e in grado di cogliere le opportunità economiche legate all’affluenza di grandi yacht. 

FuoriSalone: il design nautico a Milano

© ANSA.it

© ANSA.it

La risonanza mondiale del FuoriSalone è un ottimo palco per presentare a chi ancora non lo conoscesse il design nautico, importante branca del design made in Italy. Il gruppo Azimut/Benetti e il gruppo Sanlorenzo non hanno perso quest’occasione unica e hanno presentato due installazioni per portare un po’ di mare a Milano.  

Il gruppo Azimut/ Benetti ha esposto per una sera negli spazi della Triennale uno yacht del gruppo lungo 21 metri in un evento dal titolo “La Dolce Vita 3.0”. L’evento, a cui ha presenziato anche il sindaco Giuseppe Sala, ha reso anche la nautica italiana protagonista dell’annuale kermesse del design milanese, rendendola accessibile anche al grande pubblico. In occasione dell’evento, Azimut ha comunicato in anteprima mondiale l’apertura di due nuovi flagship store, in occasione del cinquantesimo compleanno dell’azienda.

L’esibizione è stata frutto di un duro lavoro da parte degli organizzatori che hanno dovuto montare in loco l’imbarcazione, giunta a Milano in più viaggi, ma la sua partecipazione all’evento era fondamentale per rappresentare l’importanza del design della nautica, non solo nell’ambito dell’industria manifatturiera e del lusso, ma che in relazione agli altri diversi tipi di progetti presentati ed enfatizzati durante la manifestazione. 

Sanlorenzo ha invece voluto far conoscere l’interior design delle sue imbarcazioni per avvicinare gli appassionati di arredamento alla nautica, con una installazione alla Triennale che simula l’effetto della navigazione a bordo di un SX88 di 27 metri.

Anche le OfficinePanerai, storico fornitore di strumenti di precisione alla Marina Militare Italiana, ha partecipato a questa edizione del FuoriSalone con una installazione sulla luminosità dal titolo evocativo: “Candela”. Questo fa riferimento agli effetti della luminescenza che vengono fatti provare e conoscere ai visitatori.

 

Plastica nel mediterraneo, una riflessione in occasione del Earth Day

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Come già evidenziato da Giovanni Soldini nell’ambito dell conferenza “Oceani di plastica e di ghiaccio” tenutasi all'università milanese di Bicocca la situazione della plastica nei nostri mari è ormai al livello di un’emergenza e il mar Mediterraneo purtroppo ne è altrettanto interessato. 

Questa consapevolezza ha portato alla nascita di progetti virtuosi quali quello quadriennale ”Plastic Busters Map”, il primo a interessare più paesi affacciati sul Mediterraneo che scelgono di coalizzarsi e coordinarsi per salvaguardare le aree marine protette dal crescente inquinamento.

Il progetto è stato presentato all’università di Siena ed è stato finanziato anche dal fondo per lo sviluppo regionale stanziato dall’Europa e vede come protagonisti paesi come Albania, Croazia, Italia, Grecia, Spagna e Slovenia, trai siti “sorvegliati speciali” ci sono inoltre il santuario Pelagos e l’Arcipelago toscano.

Lo scopo è di valutare l’impatto dell’inquinamento plastico sulla fauna marina in modo da poter in seguito studiare metodi specifici per combatterlo, la scelta dell'università toscana è inoltre dovuta all’iniziativa “plastic busters” che ha promosso in linea con il costante impegno nel combattere l'inquinamento plastico negli ambienti marini.

Come pulire al meglio la barca rispettando l’ambiente

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Tutti sappiamo che l’ordine e la pulizia in barca sono importantissimi, ma non sempre sappiamo come pulire certe macchie difficili o certe parti della nostra imbarcazione. 

Inoltre, sapere che alcuni dei detersivi che usiamo finiranno in mare dopo il risciacquo, pone la necessità di detersivi che siano efficaci e allo stesso tempo non nocivi per l’ambiente. 

Per fortuna i prodotti perfetti sono già sicuramente nelle nostre case: Olio, aceto, bicarbonato e acqua sono infatti adatti a pulire e lucidare quasi tutte le superfici, ed essendo naturali garantiscono pulizia, ordine e sostenibilità.

Vediamo come usarli nel modo migliore, a seconda della superficie da detergere.

L’aceto, unito all’acqua, è perfetto per pulire la coperta e il ponte , ma anche le cromature e gli oblò. Inoltre, una miscela di olio di oliva e aceto permette di pulire, nutrire e allo stesso tempo lucidare le parti in legno. 

Il bicarbonato di sodio invece va bene per quasi tutte le pulizie, ma è particolarmente adatto per pulire le parti in vetroresina e ottone (in miscela con acqua e sale), la doccia e il frigorifero e il freezer, come anche per i sanitari. Per una pulizia più completa, si può lasciare dell’aceto nella tazza del water una notte, così che elimini bene il calcare.

Per quanto riguarda i tessuti, se non c’è la lavatrice, il sapone di Marsiglia viene in soccorso del bicarbonato, più adatto per le singole macchie.

Le migliori tecniche di pesca dalla barca

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Quante volte dalla tua barca hai visto passare tonni, ricciole o banchi di pesci invitanti, senza sapere come prenderli? Grazie a questa breve guida per pescatori principianti riuscirai a smettere di invidiare la grigliata di pesce del tuo vicino di ormeggio e a farne una tutta tua.

Tutto ciò che ti occorre è una canna da pesca, la tua barca e una giornata tranquilla.

Se il mare è calmo infatti, puoi riuscire a pescare il pesce pettine semplicemente attaccando alla canna dei gamberetti o pezzi di alici. Questo animale spesso si accompagna alle sogliole e alle tracine, ma fai attenzione a quest’ultime perchè, a differenza dei primi due, sono velenose.

Una tecnica altrettanto semplice e proficua è la traina costiera. 

Questa consiste nel legare le lenze con le esche a poppa e trascinarle, è importante mantenere una velocità bassa. É un metodo di pesca dinamico, quindi particolarmente adatto per natanti dalle dimensioni ridotte, e adatto per catturare tonni, palamite e pesci spada usando come esche un Koreano o un pesce finto. 

La traina va praticata poco lontano dalla costa e, nonostante sia consigliabile una canna apposita, va bene anche quella da bolentino o a tamburo fisso.

Una tecnica altrettanto valida è la pesca a bolentino: basta gettare un estremità multiamo sul fondo e aspettare che qualche pesce abbocchi.

Il vantaggio di questa tecnica è che si può usare anche in mare aperto, a differenza della traina costiera, e necessita di canne resistenti per poter tirare su i pesci.

Se invece vivi la pesca come una gara di intelligenza con l’animale, ti consigliamo lo spinning. Questa pratica consiste nel gettare e ripescare più volte l’amo con l’esca in modo da farlo sembrare realistico, cambiando più volte la direzione e la velocità per indovinare quelli del pesce che abboccherà. Anche per questo metodo sono consigliate canne robuste e con un buon recupero.

 

Buon divertimento!

I posti più belli per immersioni subacquee

Tra le attività più divertenti per chi ama il mare, le immersioni permettono di scoprire i tesori nascosti nelle profondità degli abissi. Ai coraggiosi appare un mondo dai toni ovattati che non può che incantare, in cui i raggi che filtrano dall’acqua mostrano un’incredibile varietà di pesci e fondali. 

Abbiamo quindi individuato per voi i posti che offrono gli spettacoli sottomarini più affascinanti in giro per il mondo.

 

Palau, Repubblica di Palau

© divesafariasia.com

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Una delle sette meraviglie sottomarine, nelle sue vicinanze c’è la maggior parte dei siti per immersioni più famosi e scenografici, oltre che molti relitti risalenti alla seconda guerra mondiale. Una vera isola del tesoro tutta da scoprire.

 

Kona, Hawaii

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La magnifica cornice delle Hawaii ospita nelle notti di luna crescente uno spettacolo inusuale, in cui il plancton, illuminato dai raggi di luna filtrati dall’acqua attrae le mante creando così un’atmosfera veramente magica.

 

Cocos Island, Costa Rica

© costaricasurfing.org

© costaricasurfing.org

Parte del cosiddetto triangolo d’oro, che comprende le Galapagos e alcune isole colombiane, quest’isola è una riserva marina poco frequentata e dalla flora e fauna sottomarina molto varia.

 

Perth, Australia

© high50.com

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La vicinanza alla barriera corallina garantisce immersioni mozzafiato in acque cristalline la cui bellezza può competere solo con quella del verde e della fauna che Perth ospita sulla terra ferma. La ricchezza della flora sottomarina permette di individuare molti diversi tipi di immersioni per soddisfare tutti i gusti.

 

Silfra Lake, Thingvellir National Park, Islanda

© tripadvisor.it

© tripadvisor.it

Situato all’interno di un parco patrimonio Unesco, la particolarità di questo lago è la limpidezza, che permette di distinguere chiaramente la frattura causata dall’incontro delle placche continentali. I visitatori possono infatti nuotare esattamente dove le placche tutt’ora si incontrano e osservare gli abitanti di queste acque, vivibili grazie alla vicinanza di alcuni geyser.

Borse da (a)mare

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Con l’arrivo della bella stagione le gite in barca tornano ad essere il passatempo più gradito e si ha bisogno di borse belle e ampie che permettano di portare comodamente tutto ciò che serve per una giornata di sole e divertimento. Le borse da mare infatti sono un must della stagione, ogni anno più colorate, richiamano subito alla mente vacanze esotiche e destinazioni tropicali e anche per questo non ce ne stanchiamo mai. Ecco quindi le più cool della stagione tra cui scegliere la vostra nuova preferita.

 

Carlotta 

Eugenia Kim si ispira per la sua collezione agli anni ’80 e ad artisti come l’americano Patrick Nagel, il risultato è una borsa capiente che rivisita il modello classico con maniglie in legno e scritte ricamate.

 

Caba

Disponibile in varie combinazioni di colore e dimensioni, questa borsa si adatta bene a tutte le esigenze, comoda per asciugamani e creme nella versione più grande, il modello più piccolo è la compagna perfetta per le serate estive.

 

Ark 

Ark è la più ricercata, grazie alla sua forma originale, alla sua leggerezza e al design innovativo, questa borsa in bambù è perfetta per chi ha già tutto in barca e si vuole distinguere con una ventata di novità. 

 

Mikonos

Questa borsa dal nome evocativo è la perfetta compagna per le giornate di sole, i suoi colori accesi e i pom - pom la rendono una versione giocosa e divertente della classica borsa da mare.

 

O Bag 

La plastica di cui è fatta la rende perfetta per resistere agli schizzi dei tuffi e delle onde, come al caldo del sole mentre prendete la tintarella. Colorata e pratica, da qualche anno ormai è sulla cresta dell’onda e non è ancora arrivato il momento di scendere.

Un mare di parole: libri sul mare

La barca è il posto perfetto per leggere. Al tramonto o mentre si prende il sole, non c’è migliore compagnia di quella di un buon libro; eccovi quindi una proposta di compagni di viaggio che non soffrono il mare.


Capitani coraggiosi - R. Kipling

Il giovane Harvey viene salvato da un peschereccio dopo essere caduto dalla barca che avrebbe dovuto portarlo in Europa, qui impara valori quali la lealtà, l’amicizia e l’amore per il mare.


Moby Dick - H. Melville

Melville racconta l’eterna lotta uomo - natura attraverso la caccia del capitano Achab alla balena Moby Dick e delle avventure che i sue si trovano ad affrontare nella lotta per la sopravvivenza.


Cuore di tenebra - J. Conrad

Marlow accompagna il lettore in una viaggio sulle acque del Congo attraverso i meandri della coscienza dell’uomo. Una crociera alla scoperta delle profondità dell’animo umano al tempo dell’imperialismo.


Odissea - Omero

Ulisse è il marinaio più noto della storia e il suo viaggio verso Itaca continua ad affascinare lettori di ogni età, eterno simbolo della curiosità dell’uomo e il marinaio per eccellenza.


Eneide - Virgilio

Questo grande classico della letteratura latina è sempre attuale nella descrizione del rapporto uomo - mare, raccontando le avvincenti avventure di Enea nel suo viaggio verso l’Italia è una lettura irrinunciabile per gli amanti della navigazione.


Piccola filosofia del mare - C. Guérard

Guèrard ripercorre il rapporto tra uomo e mare attraverso le tappe della filosofia, legata all’acqua fin dai suoi inizi, con profondità e leggerezza, sfociando in riflessioni sulla vita, di cui l’acqua è il più antico simbolo.

 

I migliori film a tema nautico

Il mare e la nautica hanno ispirato alcuni dei maggiori film della storia del cinema e guadagnandosi velocemente lo status di cult movie. Eccovi una classifica dei nostri preferiti.

Master & Commander - Sfida ai confini del mare

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(Master & Commander: The Far Side of the World, USA 2003,  20th Century Fox)

Ambientato durante le guerre napoleoniche, racconta delle gesta di un comandante britannico che sfida i limiti della nave e del suo equipaggio all’inseguimento del nemico francese

 

Caccia a Ottobre Rosso

(The hunt for Red October, USA 1990, Paramount Pitures)

Sean Connery, nei panni del comandante sovietico Ramius, disobbedisce agli ordini dei suoi superiori e fa rotta con il suo sottomarino nucleare verso le coste americane.  

 

Ore 10: Calma piatta

(Dead Calm, USA 1989, Warner)

Una coppia di velisti durante una crociera salva l’unico superstite di un naufragio dando inizio ad un thriller dai ritmi serrati.

 

Lo squalo

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(Jaws, USA 1975, Universal Picture)

Spielberg porta sullo schermo una delle più grandi paure dei frequentatori delle spiagge e lo trasforma in una saga Blockbuster. Un affamato squalo bianco semina il terrore sulle coste dell’Atlantico, attaccando gli ignari bagnanti. 

 

Titanic

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(Titanic USA 1997, 20th Century Fox)

Immancabile nella nostra classifica il film di James Cameron, che presenta la tragica storia dell’imbarcazione più grande mai costruita e della storia d’amore che ha commosso milioni di spettatori.

 

Il Montenapoleone Yacht Club a Milano

Foto © Press Mare

Foto © Press Mare

Torna per la terza edizione l’evento che porta il mare a Milano, trasformando una delle più importanti strade del lusso in una presentazione in anteprima dei migliori progetti dei cantieri nautici più rinomati al mondo.

Per una settimana, dal 15 al 21 maggio, nel cuore del quadrilatero della moda si celebra il lusso della nautica, con interessanti eventi collaterali come la mostra “German Frers a Life for Yacht Design” dedicata ai progettisti argentini che hanno firmato imbarcazioni come Il Moro di Venezia di Raul Gardini e Luna Rossa di Patrizio Bertelli.  In Via Napoleone sarà inoltre possibile ammirare la cucina “green luxury" del designer Philippe Nigro, interamente riciclabile e alcuni modelli di Audi R8 Spider e di TT RS a richiamare il concetto di lusso e performance.

In via Manzoni è poi in programma per martedì 16 maggio alle 10:30 la tavola rotonda “Le eccellenze dell’industria e del turismo nautico, patrimonio e strumento di valorizzazione del Made in Itay”; qui Maurizio Balducci, vice presidente UCINA Confindustria Nautica, insieme a Guglielmo Miani, presidente di Montenapoleone District, Lamberto Tacoli presidente di Nautica Italiana, lo yacht designer German Frers, il sociologo fondatore di Future Concept Lab Francesco Morace, l’armatore ed avvocato Salvatore Trifirò e l’avvocato marittimista Giandomenico Boglione interverranno; a moderare il dibattito sui temi industriali e ambientali sarà Daniele Manca, vice direttore del Corriere della Sera.

Per maggiori informazionI; https://www.montenapoleone.luxury/it.html

I piccoli porti più belli d'Italia

Viaggiare in barca permette di avere una visione inedita di posti e porti tra i più belli di questo paese, scopriamoli insieme.

Polignano a Mare

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La “perla dell’Adriatico” offre una spettacolare vista del borgo arroccato sulla scogliera che si specchia nel mare cristallino e che invita a trascorrervi una piacevolissima vacanza.

Piombino 

Non solo le sue mura, progettate da Leonardo Da Vinci, e la storia in cui è immersa invogliano a visitare la città, ma soprattutto la sua posizione privilegiata di fronte all’Isola d’Elba con cui condivide un mare cristallino.

Camogli

Un altro gioiello della Liguria è questo paesino di pescatori, allegro e coloratissimo è adatto a visite in ogni stagione. Inoltre è molto vicino all’abbazia storica di San Fruttuoso di Camogli raggiungibile via mare o attraverso due panoramici sentieri.

Gaeta

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In provincia di Latina, questo porto si distingue per la suggestiva cornice, un’imponente fortezza dominata da due castelli, e per la cultura di cui il borgo è impregnato, ricco di musei e di gallerie d’arte.

Cefalù

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Tra i molti bellissimi porti della Sicilia Cefalù si distingue per un’atmosfera che sembra sospesa nel tempo, conservando così una delle perle dell’isola.

Cosa fare in barca quando piove

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Durante un viaggio in barca può capitare che il tempo cambi rapidamente e il sole lasci il posto a nuvole cariche di pioggia, se poi a bordo ci sono anche dei bambini teneri impegnati può essere difficile. Ecco quindi alcune attività per non interrompere il divertimento

Guardare un film
Mai sottovalutare l’importanza di avere una buona selezione di film a bordo! Che sia in casa o in barca questo passatempo è tra i più classici dei giorni di pioggia, insieme ai giochi da tavolo, le carte e schiacciare un pisolino, e come gli altri garantisce sempre pomeriggi divertenti

Osservare il radar
A molti piace osservare sul radar i movimenti delle perturbazioni nella zona, e in caso di pioggia è un’ottima occasione per spiegare ai bambini come funziona e tenere d’occhio il tempo per poter approfittare di eventuali schiarite.

Pescare
Quando piove infatti sembra che sia più facile catturare più pesci per la minore attività di superficie che fa sì che i pesci vengano più facilmente in superficie. Così il relax della pesca sarà accompagnato dal rilassante rumore della pioggia che cade

Mettere in ordine
Nonostante non sia l'attività più divertente, una giornata di pioggia dà l'occasione di organizzare meglio le cose, pulire e rassettare tutto ciò che di solito non si ha mai tempo di fare.

Organizzare una crociera 
Quando non si può partire fisicamente si può comunque viaggiare con la fantasia, e progettare il prossimo viaggio. Quindi armatevi di carta nautica, pensate al prossimo mare che vorreste navigare e organizzate il vostro prossimo viaggio.

Il dissalatore: uno strumento prezioso, efficiente e semplice da usare

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Se siamo in barca e lasciamo aperto un rubinetto dell’acqua, consumiamo decine e decine di litri in pochi minuti. Lo stesso discorso vale per anche per la doccia: i serbatoi possono esaurirsi dopo solo qualche ora, se utilizzata come faremmo sulla terraferma. 
È evidente che l’utilizzo dell’acqua quando si è in barca è molto diverso da quello che possiamo fare nelle nostre abitazioni.

Sono passati i tempi, in realtà non troppo lontani, rispetto a quando avere un dissalatore a bordo della propria imbarcazione poteva essere un lusso per pochi
Come tutti i prodotti che col passare del tempo hanno visto una sempre maggiore diffusione, anche i dissalatori hanno fatto grandi passi in avanti, sia per quanto riguarda l’efficienza, sia per quanto riguarda la semplicità d’uso e il loro ingombro sempre minore.

La capacità di trasformare acqua salata in acqua dolce è una caratteristica davvero preziosa quando ci si trova in mezzo al mare.
Per questo motivo, sempre di più i dissalatori ad osmosi inversa si stanno diffondendo nelle imbarcazioni di tutto il globo.

Indemar può vantare una vasta gamma di dissalatori ad osmosi inversa di altissima qualità: i dissalatori della Horizon Reverse Osmosis (HRO).
Questa azienda, recentemente entrata a far parte del mondo Parker, è stata la prima produttrice di sistemi di dissalazione compatti per l’applicazione nel campo della cantieristica navale.

Con circa 200 distributori in oltre 60 paesi, HRO garantisce la più ampia rete di rivenditori e assistenza in tutto il mondo.
La qualità del prodotto e del supporto ai clienti rendono HRO uno dei più rinomati ed affidabili brand in commercio.

Come Indemar, ne siamo gli orgogliosi distributori in Italia.

 

Personalizzare la barca con i nome nave personalizzati

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La personalizzazione di un’imbarcazione è un processo unico e coinvolgente che comprende la scelta del nome e la sua identità grafica.

Indemar può vantare all’interno del suo catalogo i prodotti OceanSIGN, lettere illuminate che sono autentiche opere d’arte completamente personalizzate.

Designer di grande talento elaborano le idee dei clienti per ottenere i risultati più originali ed entusiasmanti. La brillante tecnologia LED permette di retroilluminare un numero illimitato di superfici, lettere o caratteri. Potendo contare su centinaia di motivi e colori, le possibili combinazioni sono pressoché infinite.

Le lettere vengono fornite in acciaio inossidabile 316L prodotto da Thyssen. Rifinito con lucidatura a specchio e con gli angoli levigati a mano, questo materiale è particolarmente indicato per un utilizzo di alto livello.

 

Per maggiori informazioni, potete contattare Indemar all’indirizzo info@indemar.com o al numero +39 010 964 19 27

Settore nautico 2018: trend e novità secondo Ucina

Dalla nuova edizione del Salone Nautico di Genova ai trend del mercato italiano e internazionale nei prossimi mesi. Nel corso dell’ultima Assemblea Generale Ucina è stato delineato un preciso e confortante scenario di ciò che sarà il settore nautico nel 2018, anche alla luce dell'introduzione del Nuovo Codice della Nautica da Diporto.

Nel suo discorso introduttivo, il presidente di Confindustria Nautica, Carla Demaria, ha ufficializzato le date del prossimo Salone Nautico di Genova: dal 20 al 25 settembre 2018. Confermato dunque il periodo della kermesse che già da tre anni soddisfa gran parte degli operatori.

Quanto alle previsioni 2018 del mercato nautico, i numeri parlano molto chiaro. Da un’indagine condotta dall’Ufficio Studi Ucina Confindustria Nautica è emerso un netto incremento del fatturato delle aziende di settore: il 69% delle società intervistate ha dichiarato una forte crescita degli ordini ricevuti. Tra i più soddisfatti il 38% conferma un +10% di fatturato, il 26% segnala un incremento tra il 10% e il 20%, e infine il 5% degli intervistati si spinge oltre il +20% di fatturato nel 2018.

Altro fondamentale punto all’ordine del giorno è stato il Nuovo Codice della Nautica da Diporto, definito dal Ministro Delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, quale “importante elemento per accompagnare la crescita del settore e del Paese”. Carla Demaria ha parlato invece di “risultato straordinario e importante stimolo per un mercato già in forte ripresa”. Sul Codice della nautica da Diporto, lo stesso Presidente Ucina ha aggiunto: “ L’articolata filiera della nautica può finalmente contare su uno strumento moderno e competitivo, che semplifica gli adempimenti a carico dell’utenza e sostiene lo sviluppo della cantieristica e del refitting, riconosce pari dignità e amplia le attività commerciali, si applica anche alle unità iscritte al Registro internazionale, riconosce il Bollino Blu rilasciato per evitare la duplicazione dei controlli in mare, prevede le motorizzazioni GPL, introduce nuove figure professionali, riforma la patente nautica, tutela i natanti, chiarisce alcuni aspetti del leasing, rende più competitiva la bandiera italiana e introduce, a partire dal 2018, la Giornata del Mare nelle  scuole di ogni ordine e grado”.

Tra le più importanti novità del Nuovo Codice segnaliamo il Registro Telematico. Grazie a questo strumento il diportista non sarà più costretto a recarsi presso la Capitaneria che ha emesso il documento per tutti gli atti riguardanti la proprietà, ma potrà operare direttamente da un qualsiasi sportello telematico.  

Proteggere la barca in inverno: 4 possibili “nemici” a bordo

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Le operazioni di manutenzione del proprio mezzo galleggiante non sono mai abbastanza. Proteggere la propria barca in inverno significa considerare tutti i possibili “nemici” che potremmo trovarci a bordo quando il natante è fermo per la “brutta stagione”. Ne abbiamo selezionati quattro: 

UMIDITA’: è il “nemico pubblico n.1” dell’impianto elettrico di qualsiasi imbarcazione. Il pericolo ossidazione riguarda principalmente la pompa di sentina, la parte più soggetta ruggine, che necessita pulizia ad hoc e azione protettiva mediante spray isolanti-antiossidanti. Tale trattamento è consigliabile per tutti i cavi che compongono l’impianto, così come una cura particolare dev’essere riservata alla batteria: pulizia dei poli in rame e dei contatti del corpo batteria. Dispositivi VHF e tutte le altre apparecchiature elettroniche di bordo dovranno essere sbarcate.

SALE: l’acqua di mare ristagnante nelle tubature dell’impianto idraulico del natante è molto dannosa. E’ doveroso far circolare acqua dolce e sapone attraverso wc e lavandini al fine di rimuovere il sale marino presente ed evitare che si secchino le guarnizioni e si diffondano cattivi odori.

CORROSIONE: è il tipico fenomeno che può intaccare diverse componenti degli spazi in coperta. Per questa ragione è consigliabile rimuovere bozzelli e scotte, igienizzarli con acqua dolce e detergente, e collocarli in luoghi asciutti. Per evitare la corrosione, gli winch dovranno invece essere ingrassati a dovere così come i frenelli del timone. 

SCARSA AERAZIONE: odori fastidiosi, scarsa igiene, rischio salubrità delle aree sottocoperta… Per scongiurare tutto ciò, la pulizia è fondamentale ma lo è altrettanto la completa aerazione degli spazi interni. Tale attività può essere poco agevole se il diportista non ha accesso frequente alla propria barca. In questi casi è consigliabile disporre dei deumidificatori che eviteranno la formazione di condensa alla prima giornata soleggiata. 

 

Luci di navigazione: dove e quali applicare?

La scarsa visibilità in mare è una delle prime preoccupazioni dei diportisti nonché la principale causa di sinistri marittimi. E’ anche per questo motivo che, nell’ormai lontano 1972, venne istituito un Regolamento Internazionale per la prevenzione delle collisioni in mare (COLREGS), uno strutturato impianto normativo che indica dove e quali luci di navigazione applicare. Ecco alcune indicazioni fondamentali per i diportisti:

- La disposizione delle luci non dipende dalla tipologia di unità bensì dalla modalità di navigazione: sailing vessel (propulsione velica), motor vessel (propulsione meccanica);

- Per tutte le imbarcazioni sono previsti: 2 fanali di testa d’albero per la navigazione a motore (225° bianchi), 2 fanali di fonda (360° bianchi), fanali laterali o di via verso prua (verde a dritta, rosso a sinistra - 122,5°), fanale di coronamento verso poppa (bianco – 135°). I proprietari di unità di lunghezza inferiore ai 50 metri possono esporre un solo fanale di testa d’albero (225°) e un fanale di fonda (360°).

- Per la navigazione a motore, il fanale di testa d’albero (225°) non può essere posizionato a un’altezza superiore a 12 metri dal ponte superiore.

- Per la navigazione a motore delle imbarcazioni di lunghezza inferiore ai 20 metri è possibile disporre una singola lanterna combinata (luci rosso-verde) anziché le tradizionali luci laterali.

- Per la navigazione a motore delle imbarcazioni di lunghezza inferiore ai 12 metri è possibile installare una singola lanterna combinata (luci rosso-verde), mentre luce motore e coronamento possono essere combinate in un singolo fanale di irradiamento a 360° posizionato almeno un metro sopra le luci laterali.

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 - Per la navigazione a vela sono previsti: fanali laterali o di via verso prua (verde a dritta, rosso a sinistra – 122,5°), fanale di coronamento verso poppa (bianco – 135°).

- Per la navigazione a vela delle imbarcazioni di lunghezza inferiore ai 20 metri è possibile installare in testa d’albero una lanterna combinata rosso-verde e bianco di coronamento (135°).

- La portata delle luci di navigazione dipende dalle dimensioni dell’imbarcazione (regola 22 COLREGS).

Luci di navigazione dove e quali applicare_ unità propulsione velica.jpg

Le altre disposizioni previste dal COLREGS: http://www.jag.navy.mil/distrib/instructions/COLREG-1972.pdf