La forte crescita della nautica italiana

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Boom del comparto marino negli ultimi mesi. Secondo i dati forniti da Ucina, la forte crescita della nautica italiana nel 2015si è assestata intorno a un inaspettato +17%. Numeri sorprendenti anche per il direttore generale della Confindustria nautica, Marina Stella, che ha dichiarato quanto le cifre reali recentemente registrate abbiano abbondantemente superato i dati previsionali (+12%). 

L’Italia si conferma regina indiscussa dell’esportazione di cantieristica nautica: oltre il 16% della produzione dell’intera filiera è destinata infatti a mercati esteri. Nel 2015 il Belpaese ha fatto meglio di Paesi Bassi (15,1%), Usa (12,6%) e Germania (11,6%).

ITALIA: 16,3%
PAESI BASSI: 15,1%
USA: 12,6%
GERMANIA: 11,6%
FRANCIA: 10,8%
REGNO UNITO: 7,2%
POLONIA: 3,0%
MESSICO: 2,6%
CANADA: 2,6%
CINA: 2,6%

Numeri diversi ma stesso risultato anche in termini di export di unità da diporto entrobordo. Italia e Paesi Bassi si attestano leader indiscussi del settore facendo segnare rispettivamente un +23,7% e un +19.6%. 

Dopo alcuni anni difficili, segnati dalla grave crisi economica internazionale, il fatturato globale della nautica nel nostro Paese è tornato a crescere. Sebbene siamo ancora lontani dai 6,2 miliardi di euro del 2007, i quasi 3 miliardi fatti registrare lo scorso anno confermano il buon stato di salute dell’intero comparto. E il trend positivo continua. A fine luglio infatti i ricavi del settore hanno fatto registrare un +7,5% e i segnali positivi che gli addetti ai lavori continuano ad avvertire rendono ancora più rosee le previsioni per l’anno nautico ancora in corso. 

La forte crescita della nautica italiana è dovuta a diversi fattori, tra cui una serie di provvedimenti governativi. Tra questi possiamo citare la conferma dell’Iva al 10% per i marina resort, le semplificazioni per i mega-yacht, la riforma del codice della navigazione, la cancellazione del nulla osta per l’export e i contributi per le vendite nei mercati esteri.