Salone Nautico di Genova: la storia.

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Piccolo spazio espositivo con ticket d’ingresso di 250 Lire. La storia del Salone Nautico di Genova comincia proprio così, in un’area di 30 mila metri quadrati riservata a un pubblico elitario. Siamo nel 1962 e nel capoluogo ligure c’è grande attesa per la prima edizione di quella che sarebbe diventata la principale kermesse dedicata alla nautica di tutto il bacino mediterraneo. Il 27 gennaio dello stesso anno, alla presenza di addetti ai lavori, esponenti del Governo, ambasciatori, delegazioni commerciali internazionali e grandi imprenditori italiani (come Agnelli, Bruno, Campanella…), si apre ufficialmente la prima edizione del Salone Nautico di Genova. 585 espositori, di cui il 60% italiani, per un’affluenza che si attesta intorno ai 300.000 ingressi. Numeri considerevoli per un’esposizione degli anni Sessanta per di più chiusa al grande pubblico. 

Un successo che non lascia indifferenti gli addetti ai lavori dell’I.F.B.S.O. (International Federation Boat Show Organizers). Nel 1964 infatti l’organizzazione internazionale dei saloni nautici spalanca le porte al Salone di Genova che entra così nell’Olimpo della nautica mondiale. E’ proprio da quell’anno che si assiste al vero salto di qualità della kermesse che da statico esercizio espositivo diviene habitat naturale di tavole rotonde e convegni che influenzeranno sensibilmente il futuro del comparto marino. 

A partire dagli anni Settanta il Nautico di Genova diventa la massima espressione europea del settore: aumentano gli espositori e le nazioni da cui provengono, si ampliano e modificano gli spazi, si moltiplicano le tematiche di discussione, accresce il prestigio e la portata politica dell’evento. Nel corso del ventennio successivo si assiste alla definitiva consacrazione del Salone Nautico e, proprio negli anni Novanta, la kermesse vive i momenti più alti in termini di popolarità e spessore internazionale.