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ClearLine - Acqua sempre pulita

Ecologico, compatto e facile da installare. il sistema ClearLine purifica l’acqua degli impianti evitandone il blocco a causa di alghe, denti di cane e sporcizia.

Il sistema ClearLine prodotto dall’americana ElectroSea è composto da una centralina, la ClearCell dove avviene la reazione elettrochimica e un display di controllo. L’acqua si clorura e impedisce la formazione di microorganismi che possono ostruire le tubazioni.

Immaginate di essere ormeggiati in una bella baia, magari ai Caraibi o anche in Mediterraneo, d’estate. Fa caldo e l’aria condizionata è in funzione. Poi, all’improvviso, l’impianto si blocca e non c’è più modo di rinfrescarsi. Per risolvere bisogna tornare in porto o addirittura interrompere la vacanza.
Una situazione tutt’altro che impossibile e causata da un fenomeno naturale: l’acqua contiene microorganismi che nel tempo si accumulano fino a ostruire prese a mare e, ancor peggio, tubazioni che portano l’acqua di mare in circolo per raffreddare gli impianti.

Ad affrontare il problema una volta per tutte è stata l’azienda americana ElectroSea, con sede a Minneapolis, con il sistema ClearLine oggi disponibile anche in Italia grazie al distributore genovese Indemar.
Ed è proprio il suo sales manager, Paolo Gatti, che ci spiega nel dettaglio come funziona.

«La forza di ClearLine è nella sua semplicità. Il sistema è infatti costituito da una centralina di controllo e dalla ClearCell, il cuore del sistema. Quando l’acqua salata entra nel circuito, prima di essere distribuita agli impianti di condizionamento e refrigerazione di bordo, viene clorurata grazie a una reazione elettrochimica che avviene all’interno della ClearCell. L’acqua così trattata distrugge i microorganismi presenti impedendone la proliferazione all’interno di tubi e impianti. Un aspetto importante è che un secondo flusso di acqua già trattata viene rimandata indietro verso il filtro per tenerlo pulito più a lungo. Grazie alla facilità di installazione ClearLine è indicato anche per il retrofit, non occupa molto spazio in sala macchine e l’intervento è veloce. Lo vendiamo soprattutto a imbarcazioni che vanno verso gli Stati Uniti e nei mari molto caldi, ma anche in Mediterraneo perché durante l’estate le temperature sono elevate. In catalogo ci sono cinque modelli diversi che si adattano ai vari tipi di pompe dell’acqua presenti a bordo ed è un sistema che per il costo, di qualche migliaio di euro, è indicato per imbarcazioni dai 40 piedi in su. Oggi cantieri come Azimut Yachts e Austin Parker lo inseriscono nella lista degli optional».

Fino a oggi le soluzioni erano poche e non sempre efficaci, spesso inquinanti e non risolutive.
Si potevano usare degli zinchi, che però inquinano, si consumano e vanno sostituiti ciclicamente. Il vero punto di forza di ClearLine è infatti la ridotta necessità di manutenzione: si installa centralina e cella e ci si dimentica di averlo, non c’è bisogno di “caricarlo”, aggiungere altri prodotti o sostituire materiali di consumo. Inoltre è un prodotto green: il cloro decade molto rapidamente nell’acqua di mare e quella che esce dal sistema ne contiene un livello molto basso, simile a quello dell’acqua potabile del rubinetto.
Inoltre non produce inquinamento da metalli pesanti (come rame o piombo) ed evita l’utilizzo degli acidi che servono per disincrostare le tubazioni attaccate da alghe, denti di cane e altra sporcizia.

È bene sapere che il cloro è una tecnologia sicura e ben collaudata con una lunga storia di applicazioni industriali a livello mondiale come disinfettante in acqua potabile, torri di raffreddamento e impianti di desalinizzazione. Tutto il sistema è intuitivo e facile da usare con controlli touch, display Led retroilluminato, indicatori luminosi di stato e feedback acustico. È possibile monitorare il flusso di acqua grezza in tempo reale e la regolazione dinamica in base alle condizioni dell’acqua di mare e delle celle. È compatto, robusto e progettato per il montaggio in sala macchine ad alta temperatura. Il sistema è alimentato da un’alimentazione CC esistente.

Di Alberto Mariotti - Vela e Motore