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Le migliori tecniche di pesca dalla barca

Quante volte dalla tua barca hai visto passare tonni, ricciole o banchi di pesci invitanti, senza sapere come prenderli? Grazie a questa breve guida per pescatori principianti riuscirai a smettere di invidiare la grigliata di pesce del tuo vicino di ormeggio e a farne una tutta tua.

Tutto ciò che ti occorre è una canna da pesca, la tua barca e una giornata tranquilla.

Se il mare è calmo infatti, puoi riuscire a pescare il pesce pettine semplicemente attaccando alla canna dei gamberetti o pezzi di alici. Questo animale spesso si accompagna alle sogliole e alle tracine, ma fai attenzione a quest’ultime perchè, a differenza dei primi due, sono velenose.

Una tecnica altrettanto semplice e proficua è la traina costiera. 

Questa consiste nel legare le lenze con le esche a poppa e trascinarle, è importante mantenere una velocità bassa. É un metodo di pesca dinamico, quindi particolarmente adatto per natanti dalle dimensioni ridotte, e adatto per catturare tonni, palamite e pesci spada usando come esche un Koreano o un pesce finto. 

La traina va praticata poco lontano dalla costa e, nonostante sia consigliabile una canna apposita, va bene anche quella da bolentino o a tamburo fisso.

Una tecnica altrettanto valida è la pesca a bolentino: basta gettare un estremità multiamo sul fondo e aspettare che qualche pesce abbocchi.

Il vantaggio di questa tecnica è che si può usare anche in mare aperto, a differenza della traina costiera, e necessita di canne resistenti per poter tirare su i pesci.

Se invece vivi la pesca come una gara di intelligenza con l’animale, ti consigliamo lo spinning. Questa pratica consiste nel gettare e ripescare più volte l’amo con l’esca in modo da farlo sembrare realistico, cambiando più volte la direzione e la velocità per indovinare quelli del pesce che abboccherà. Anche per questo metodo sono consigliate canne robuste e con un buon recupero.

 

Buon divertimento!